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Un modo moderno, innovativo ed ecologico di effettuare la pratica escursionistica è quello che prevede il connubio del mezzo ferroviario con la bicicletta, visto come indissolubile accoppiata di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, in grado di fornire all’utente una ramificata rete di collegamenti tra le principali città e centri minori, raggiunti dalla rete ferroviaria , dai quali può direttamente partire l’escursione vera e propria, senza dimenticare la possibilità di potere effettuare delle visite turistiche dei centri che ospitano le stazioni meta del viaggio.
L’estrema libertà che il mezzo ciclistico offre al viaggiatore-escursionista è sintetizzabile nell’immagine degli utenti di questo servizio,che non appena escono dal treno possono direttamente inforcare la propria bici e lanciarsi senza vincoli di parcheggio, code, necessità di affitto di altri mezzi di trasporto, alla scoperta delle bellezze architettoniche, paesaggistiche e naturalistiche che l’area di meta offre.
Etnafreebike, ha condotto sin dal 1992, la sperimentazione di tale servizio, in quanto coinvolta direttamente dalle FS ed ha  ha promosso fortemente negli anni questa tipologia di escursionismo, proponendo svariate escursioni e viaggi che utilizzassero questa virtuosa combinazioni, sia in Italia che all’estero (Germania, Austria, Danimarca, Svezia, Norvegia),aderendo a progetti nazionali di incentivazione di questo tipo di trasporto e facendosi elemento portavoce degli interessi dell’utenza e soggetto proponente per le istituzioni.
Di recente l’associazione Etnafreebike ha stabilito preziosi contatti con l’ufficio preposto di Trenitalia - gruppo Ferrovie dello Stato, che si è dimostrato particolarmente attento alle problematiche connesse all’incentivazione del servizio intermodale Treno+Bici, verificando tutti quegli elementi che lo rendono ancora poco diffuso.

E’ stata posta la base di un tavolo di trattativa che possa essere utile, in futuro, alla risoluzione di tutte le problematiche strettamente connesse all’uso del treno quale vettore per gli spostamenti regionali a scopo cicloturistico, quali, ad esempio, la bassa accessibilità dei sottopassi alle biciclette, della ridotta presenza di treni dedicati al trasporto delle bici ( ed individuati sugli orari con apposito pittogramma.) malgrado il materiale rotabile consenta nel 70 % dei casi tale impiego, sull’incremento della capacità di trasporto sui moderni treni denominati “minuetto”, realizzabile con pochi ed efficaci accorgimenti.Inoltre sul tavolo di discussione sono stati trattati anche i temi del decremento regionale delle tariffe giornaliere di trasporto bici e  della creazione congiunta di materiale illustrativo dedicato

Tratte interessate:
Catania-Caltagirone con prosieguo verso la vecchia ferrovia Caltagirone - Piazza Armerina- Dittaino;
Catania - Siracusa Targia con prosieguo lungo il vecchio tracciato ferroviario della CT-SR di c.da targia-Monumento ai caduti;
Catania S.Teresa di Riva - con prosieguo lungo le ciclabili di s.Teresa e del torrente Agrò fino alla chiesa Basiliana;
Dorsale dei Peloritani con rientro in treno da Milazzo;
Catania - Dittaino con prosieguo verso la vecchia ferrovia Dittaino - Piazza Armerina-
Catania - Dittaino con prosieguo verso la vecchia ferrovia Dittaino - Assoro - Leonforte
Catania  Messina - con prosieguo verso torre faro-capo peloro lungo la ciclabile costiera peloritana.-
Catania  Villarosa - con visita al museo ferroviario di Villarosa e alle aree naturalistiche circostanti.
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